Come si pratica lo Yoga Nidra
I grandi Maestri indiani hanno da sempre sostenuto che lo Yoga Nidra opera per rimuovere le barriere e i blocchi inconsci che esistono a causa di uno Schema Mentale negativo, e attiva il potere curativo della mente. Con questo articolo vediamo nel concreto come si pratica lo Yoga Nidra per ottenere tutti gli effetti che abbiamo visto descritti negli studi scientifici che vi ho descritto nei precedenti articoli. Ecco i passaggi chiave (Tan – trama del viaggio) di questa esperienza:
- La posizione da assumere
- Sankalpa: il Progetto
- Rotazione della coscienza nelle diverse parti del corpo
- Conteggio respiratorio
- Visualizzazione di Immagini
La posizione da assumere è:
- stare supini ed immobili,
- con gli occhi chiusi, (condizione essenziale per onde alpha)
- in una zona di conforto senza luci e rumori troppo forti e con temperature gradevoli.
Sankalpa: il Progetto
È l’intenzione o il progetto, tradotto in una frase positiva, realizzata in proprio dal praticante con lo scopo di riprogrammare la direzione della propria vita. Esempio della costruzione della frase: il mio problema in questo momento potrebbe essere un mal di schiena cronico. Come posso dialogare con la mia schiena? La costruisco così:
“ora la mia schiena è perfettamente rilassata e in salute e io mi sento serena”
Come vedete utilizzo una frase con il tempo presente, di senso compiuto e tutta al positivo, come se fossi già nella situazione desiderata (progetto). Non si deve utilizzare una frase del tipo: la mia schiena sta abbastanza bene … mi sento abbastanza serena…perché il cervello continua a registrare il blocco psichico che ha creato quel problema. Viene ripetuta per tre volte, all’inizio e alla fine del percorso per rafforzare l’intenzione qui ed ora. La frase viene espressa con mente calma e tranquilla, così si crea l’impatto duraturo sul benessere psicologico. Questo benessere si genera poiché la frase lavora sulla mente subconscia (il corpo mentale, processi mentali, emozioni, consapevolezza psichica e causale), quando la stessa diventa ricettiva e sensibile alle autosuggestioni. La frase è come un seme piantato nel terreno della mente, con grande Forza di volontà con sentimento e con speranza (una parola che ultimamente non viene usata spesso, ma che ha un valore importante: mi affido a qualcosa che vede il futuro prima di me). Viene enunciata all’inizio dell’esperienza ed al suo termine (annaffiare il seme). La frase lavorerà per creare Forza nella struttura della mente, per scopi terapeutici e per la realizzazione del Sé. Questo ordine diretto, soprattutto a conclusione dell’esperienza, è il seme che permette al praticante di cambiare radicalmente il proprio atteggiamento e il proprio comportamento nei confronti della sua vita attuale, e tale risoluzione diverrà una realtà nel futuro.
Rotazione della coscienza nelle diverse parti del corpo,
Restando immobili, si cominciare a rilassare prima la parte fisica per rilassare la mente. Il rilassamento progressivo del corpo va a ripulire tutta l’attività fisica e tutte le attività che si occupano delle informazioni immesse. Questo processo lento, e ripetuto più volte, va a ripulire anche la rete nervosa fino al cervello.
Il rilassamento progressivo del corpo va fatto secondo uno schema che deve adeguarsi alle stimolazioni della corteccia motorio sensoriale (seguire la mappa neurologica o l’omuncolo motore, o piccolo uomo, ologramma del corpo fisico descritto nel cervello). Si inizia con il lato destro del corpo, poi si passa al lato sinistro. Tale sequenza induce un flusso di forza vitale dentro al circuito neurologico, che induce la persona a lasciare andare, a liberare, mentre avviene una spontanea dissociazione della coscienza dai canali moto-sensoriali. Rallento e mi lascio andare. Sento solo quello che accade nel corpo fisico e dentro di me.
Conteggio respiratorio:
Si mantiene la consapevolezza del respiro spontaneo, senza forzarlo, ascolto dove si manifesta (si può sentire nell’addome, nel torace o nelle narici). Si può eventualmente anche utilizzare un conteggio mentale che accompagna la fase spontanea di inspirazione e di espirazione. Questo conteggio mi porta a intensificare il relax e la concentrazione, ma risveglia anche le energie superiori che vengono convogliate in ogni cellula del corpo. Ciò favorisce anche il ritiro dei sensi.
Visualizzazione di Immagini
Viene suggerita dall’operatore, per sbloccare la mente inconscia, che si manifesta di norma solo nei sogni o nel sonno profondo (in meditazione, consapevolezza omogenea). Le immagini suggerite portano un passaggio dei contenuti dell’inconscio allo stato conscio, e quindi devono avere un significato universale (panorami, oceani, montagne, templi, fiori, uovo dorato, sensazioni di pace e di calma in finale). Queste visualizzazioni hanno il compito di:
- Spurgare l’inconscio per curarsi, da matrici dolorose e disturbi.
- Produrre la consapevolezza di sé.
- Rendere la mente inconscia molto ricettiva verso pensieri e suggestioni positive. (avvicinamento alla seconda evocazione della frase)
- Risvegliare l’intuizione e la creatività.
Tutto questo percorso deve durate circa un’ora. Si è potuto verificare che questo intervallo di pratica è equivalente a quattro ore di sonno profondo.
Sintesi
Yoga Nidra: sonno con traccia di consapevolezza. Lavora negli stati più profondi della mente:
- i livelli subconsci (la mente subconscia è un discepolo ubbidiente che applica immediatamente gli ordini dati e la mente ordinaria e l’intelletto poi si comporteranno adeguatamente)
- i livelli inconsci, (la mente inconscia è una delle forze più potenti dell’essere umano, la base del comportamento normale ed abnorme)
Lavorando a questi livelli abbiamo la possibilità di cambiare la natura della mente, per supportare o coadiuvare la cura delle malattie, e ristabilire il genio creativo che è presente in ognuno di noi. I grandi maestri affermano che non dobbiamo lottare con la nostra natura, con le nostre abitudini e con le nostre limitazioni, perché così facendo entriamo in conflitto con noi stessi e cronicizziamo i disagi fisici o psichici, se presenti. Attraverso il dialogo con la mente subconscia e inconscia riusciamo a trovare le radici della nostra creatività.
